GLI ESORDI
TRE FRATELLI
Regia di Francesco Rosi
Maggio 1981
La più giovane attrice presente al festival di Cannes
Ero alla reception dell’hotel Carlton, dove alloggiavano tutti gli attori ospiti del festival, all’indomani della proiezione del mio film.
Mi si avvicina un uomo alto, dall’incredibile sguardo magnetico, ancora oggi lo vedo, se chiudo gli occhi ancora lo vedo, inquadrato dal basso. Mi dice
che è rimasto molto colpito dalla mia interpretazione: “Avrai una brillante carriera…e magari un giorno reciteremo insieme in un bel film!”.
Non avevo idea di chi fosse, quindi lo liquidai con un sorriso e un grazie.
Accanto a me, mia mamma, folgorata: “Sai chi era quel signore?”
Era Jack Nicolson ... Dovrei chiamarlo.
La strategia di Rosi
Dovevo fare un’importante scena di pianto, e per ottenerlo Rosi decise di mettere in atto una strategia trattandomi freddamente sin dal mattino.
Non capivo questo cambio di comportamento, di solito era allegro e affettuoso… Non dissi nulla ma intimamente mi offesi.
Arrivati al momento di girare questa importante scena, mi sbraitava e mi sgridava per farmi scoppiare a piangere. Io sentivo crescere il disagio,
ma la piccola professionista che era in me non mi permetteva di perdere il controllo.
Eseguivo la scena meccanicamente, lo guardavo con circospezione, aspettando che si calmasse. Rosi, non riusciva a ottenere da me quello che voleva.
Alla fine abbandonò la sfida e sbuffando indispettito, disse: “Basta, me ne vado, giratela da sola” e uscendo urlò “Motore!”.
Io mi sentii sollevata, doveva essere una brutta giornata per lui, ma finalmente potevo fare la mia scena”. Ovviamente Rosi era nascosto ad osservare.
Il ciak fu quello buono… e lui saltò fuori tutto festante!
Lo guardai perplessa.
QUANDO LA COPPIA SCOPPIA
"Mi innamorai di Claude Brasseur, forte, divertente, affascinante!"
CARCERATO E TRADIMENTO
CARCERATO e TRADIMENTO di Alfonso Brescia.
"Conservo il ricordo di quel gigante buono, che m’incuteva un po’ di timore, che portava i babà sul set per tutta la troupe,
che mi salutava pizzicandomi le guance. Nel 2006, il giorno dei funerali di Mario Merola
io debuttavo a Napoli con la mia prima tournée teatrale.
Ricordo la città in lutto e l’affetto con cui mi accolsero i napoletani, fu un giorno molto commovente."
SAVING GRACE
1985, regia di Robert Young
Lavorare con gli americani fu un’esperienza incredibile! All’epoca parlavo già inglese, grazie alla lungimiranza di mia mamma che fin da piccola mi aveva abituata alla lingua inglese, quindi non ebbi problemi ad integrarmi con il cast e la troupe. Passammo il periodo di riprese in Basilicata, nello straordinario paese fantasma di Craco. Interpretavo il ruolo di una bambina sordomuta che fugge dal suo paesino, in mano alla malavita, per raggiungere Roma e chiedere aiuto a… il Papa!
E il Papa decide di seguirla, sotto mentite spoglie, per riportare il paese all’ordine.
Mi fecero studiare il linguaggio dei segni con una coach. Sentivo la responsabilità del personaggio e della storia.
E’ stata forse la prima volta che mi sono sentita un’attrice, ero parte di una grande macchina che produceva sogni… recitavo!
Avevo un autista personale ed ero trattata come una professionista… e, in effetti, forse già lo ero.
La formazione
dopo il liceo tento gli esami di ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia. Mi dico: “Se è destino che io torni a recitare mi prenderanno, altrimenti farò l’università”. Il CSC mi ha donato 2 anni di puro sogno e lì è esploso il mio amore per il cinema. Ritrovai come docenti grandi nomi che avevo già conosciuto sul set. Peppino Rotunno, Mario Cimini, Andrea Crisanti, Roberto Perpignani.
Diventai consapevole del prezioso bagaglio che avevo impresso sulla pelle.
Nel tempo libero m’intrufolavo nelle salette montaggio dove ancora si usavano le moviole, nelle sale mix, nelle aule di costume, ascoltavo gli insegnamenti di grandi maestri come Piero Tosi.
Sono molto legata al grande Maestro Piero Tosi, del quale conservo ricordi indelebili. Fu lui a insegnarmi a posare davanti all’obiettivo, maltrattandomi anche un po’ come sempre fanno i grandi maestri, a far sbocciare quell’eleganza antica che mi era sempre appartenuta ma della quale a vent’anni provavo imbarazzo, e che faticavo ad assecondare. Lui mi insegnò a “sentire” il costume, ad accordare gesto, sguardo e movenze alle diverse epoche.
Mi ha regalato l’onore di indossare su un set un abito di metà ‘800 cucito appositamente per me. Ricordo la prova costumi da Tirelli quando Piero, dopo avermi vestita, chiamò Gabriella Pescucci, che stava lavorando in una stanza vicina. Disse: “Cammina Marta, cammina… Ora voltati. Vai là. Ora siediti.” Io eseguivo pensando osservassero l’abito. “Hai visto Gabriella, lei è già nell’epoca!”
IL PRIMO PALCOSCENICO, LE FICTION, I FILM
Era parte del mio lavoro quotidiano andare in giro per le case di produzione
armata di book a propormi come giovane attrice fresca di diploma. Nel 1997
entrando in un ufficio di produzione sbagliato mi ritrovai a parlare con l’aiuto
regista di una grossa co-produzione internazionale.
Lei rimase affascinata dalla mia storia e mi chiese di fare il provino, anche se,
mise subito le mani avanti, per quella parte stavano cercando un’attrice di nome.
Decise di inviare comunque il mio provino negli Stati Uniti all’insaputa dei produttori italiani...
Recito nel film tv PEPE CARVALJO per la regia di Franco Giraldi.
Nel 1998 sono tra i protagonisti del film tv canadese BONANNO: THE YOUNGEST GODFATHER. In questo film recito in inglese e interpreto la mamma di… Martin Landau.
Continuo intanto a interpretare protagoniste di puntata nelle fiction CUORE vs CUORE, CARABINIERI 5, CODICE ROSSO, NATI IERI e 7 VITE.
Partecipo al film AL CUORE SI COMANDA, opera prima di Giovanni Morricone, lavoro accanto ad Alessandro Gassman in LA SACRA FAMIGLIA e nella serie tv DONNA DETECTIVE.
Nel 2000 fondo la mia società di produzione e casting
La passione per il montaggio e la profonda conoscenza degli uffici casting dove andavo abitualmente a fare i provini, fa nascere in me il desiderio di aprire una mia società di produzione. Nel 2000, insieme ad una mia collega, fondo la casa di produzione e casting AlambA.
In poco tempo il nostro ufficio casting arriva ad essere un punto di riferimento per le maggiori produzioni italiane.
E in questi anni comincio a dedicarmi con passione anche all’insegnamento.
Lavorare come casting mi fece intuire l’importanza di rendere gli attori consapevoli di come funzioni un set cinematografico o di quali siano le dinamiche con cui vengono scelti gli attori per un progetto.
Con questo nuovo bagaglio di competenze, nel 2005 torno al Centro Sperimentale di Cinematografia, ma questa volta come docente di un nuovo workshop: Preparazione al casting.
Foto di Fabio Lovino
QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE
Quella sì che è stata fifa vera! Ho debuttato per la prima volta da
protagonista davanti a 2.100 persone. Da dietro le quinte il brusio era impressionante.
Quando il sipario si è aperto, non potevo credere che ci fossero tutti quegli occhi a guardarmi... Poi ho sentito un calore in mezzo al petto
e improvvisamente una profonda calma e presenza.
Questa è la magia del Teatro!
UNA PASSIONE CHE DIVENTA FORMAT
Foto di Patrizia Fiandanese
I CESARONI
VANITY FAIR
Il personaggio di Emma, protagonista della quinta stagione dei Cesaroni, è rimasto nel cuore di molti fan.
Emma è la psicologa, un po’ maldestra e pasticciona, che aiuta Giulio (Amendola) a riprendersi dalla separazione con Lucia.
Inevitabilmente, tra rocambolesche avventure, i due finiscono per innamorarsi.
Il regista della serie, Stefano Vicario, mi disse che avevo messo Marta in quel personaggio dandole la mia
solarità e che questo lo aveva fatto entrare nei cuori della gente.
Ne fui orgogliosa. Sono molto legata ad Emma.
VOCI NEL DESERTO
Collettivo Teatrale
dal 2009
Dal 2009 entro a far parte stabilmente del progetto VOCI NEL DESERTO, un collettivo teatrale che va in scena una volta al mese a titolo gratuito nelle situazioni più disparate e a sostegno di grandi cause, con l’obiettivo, attraverso una Raccolta Differenziata della Memoria, di risvegliare le coscienze anestetizzate dalla tv.
Gli spettacoli si trasformano in un appuntamento che arriverà a raccogliere migliaia di presenze. Il format diventa ben presto virale e le Voci sono chiamate in giro per l’Italia, dove il format, totalmente libero da copyright, viene assorbito e replicato. Nasceranno cellule di Voci nel deserto in tutta Italia ma anche a Parigi e New York.
Voci nel deserto aggiunge un tassello importante al mio cammino: L’impegno civile.
www.vocineldeserto.it
MASCHI CONTRO FEMMINE FEMMINE CONTRO MASCHI
Film, regia di Fausto Brizzi 2010
CON WOODY ALLEN
Film To Rome with Love 2012
Si sapeva che Woody Allen avrebbe girato un film a Roma e io mi sentivo perfetta per un suo film. Provai a chiedere informazioni alla mia agente, ma lei mi dissuase: “Tutti vorrebbero essere nel film di Woody Allen! Scordatelo, il cast è blindatissimo”.
Ci misi una pietra sopra. Casualmente qualche settimana dopo chiamai un amico che non sentivo da tempo e, tutto trafelato, mi disse che stava entrando a fare il provino per Allen! “Noooo, come hai fatto?! Io ci ho provato ma non c’è possibilità.” Lui serafico: “Ma se non lo fai tu un provino per Woody Allen, chi lo deve fare?!” Fece il mio nome alla casting, lei mi cercò sul web, rimase colpita e mi convocò per il provino. A quel provino arrivai su di giri, con un tailleur nero e trucco smokey alle 11 del mattino, ricordo di aver improvvisato in 4 lingue…. Qualche giorno dopo la casting mi chiamò dicendo che Woody era entusiasta di me, che mi voleva nel film e che avrebbe scritto qualcosa per me.
Lavorare sul set con Woody Allen è stato veramente uno spasso. Lui è rassicurante, socievole e divertente. Appena arrivata mi fece subito uno scherzo presentandomi il Direttore della Fotografia come suo assaggiatore personale di cibo. “Sai – mi disse – ho sempre paura di essere avvelenato, come gli imperatori Romani”.
Con Benigni fu un incontro magico. Passammo la giornata di riprese sempre insieme, chiacchierando e raccontandoci. Roberto non andò mai nel suo camper nelle pause. Aveva una grazia e una viva curiosità nei miei confronti, sembrava infondere amore in tutto quello che diceva. Quando seppe delle mie origini romagnole, citò per me i versi del poeta Moretti.
Avevo i brividi. La sensazione era di essere in compagnia di una creatura non di questo pianeta. Lo porterò sempre nel cuore.
TEATRO E PUBBLICITA’
2012 – 2015
BALLANDO CON BANDERAS
Abbiamo girato due spot insieme per Mulino Bianco.
Nulla della star holliwoodiana che immaginavo. E’ un uomo latino, seduttore e divertente,
sul set abbiamo riso e scherzato come due cretini, faceva voci, personaggi.
Nelle pause abbiamo anche condiviso pensieri profondi, sulla vita, sul nostro lavoro.
Mi ha raccontato della sua separazione, della spietatezza del mercato di Hollywood,
mi ha confidato le sue ansie per il lavoro… A un certo punto mi fa:
“Senti, fra qualche giorno devo girare un film con Terrence Malick e mi ha dato un monologo lunghissimo...
Ho un’ansia tremenda, ti va di sentirmelo?” Credo mi sia caduta la mascella.
FICTION DI TAODUE
2012 – 2015
Foto di Patrizia Fiandanese
UN’ORA DI TRANQUILLITA’
2016 – 2017
Elsa la pazza! E’ stata una grande sfida per me portare in scena un personaggio
così sopra le righe. Avevo una scena di 25 minuti in cui sul palco facevo il bello
e il cattivo tempo, passando da vari registri, il tutto su vorticosi tacchi 12.
Devo a Massimo l’avermi spinta oltre la mia zona di comfort.
Avevo già lavorato accanto a Massimo Ghini, appena diplomata al CSC, nel film CUORE CATTIVO di Umberto Marino.
THE DIVINE ORDER
2016 – 2017
Potete immaginare l’emozione quando ci annunciarono che The Divine Order sarebbe approdato a New York per il prestigioso TRIBECA film festival di Robert De Niro? Non avevamo idea di che effetto potesse fare agli americani il nostro piccolo film svizzero. Io e le altre due protagoniste entrammo alla proiezione sedendoci in fondo alla sala. L’emozione fu indescrivibile quando capimmo la presa che il film stava facendo sul pubblico. Li sentivamo ridere e piangere, e battere le mani nei momenti importanti. Ci furono applausi interminabili alla fine e fummo costrette a spostarci fuori per poter continuare a rispondere alle domande del pubblico che ci aveva attorniate. Mai avremmo pensato di sbancare il festival aggiudicandoci 3 premi: miglior film, miglior regia e migliore attrice protagonista.
Per due anni ho continuato ad accompagnare questo piccolo gioiello in giro per i festival di tutto il mondo, conducendo dibattiti e ascoltando testimonianze. E’ meraviglioso quando si ha la possibilità di portare in scena grandi storie e personaggi che veicolino messaggi importanti, come la parità di diritti per le donne. Lottare per i diritti delle donne, significa lottare per i diritti umani. The Divine Order è un film che scuote con dolcezza, che invita a battersi per la libertà e per il diritto alla felicità.
IL DESTINO DEGLI UOMINI
2018 – 2019
IL CACIO CON LE PERE
2019
Negli ultimi anni il mio lavoro di attrice ha preso un ritmo più tranquillo, ho deciso
andare a vivere lontano dalla città, più a contatto con la natura, e di dedicare molto
più tempo all’insegnamento. Passare ai giovani la mia esperienza, mettere a loro
disposizione quello che ho imparato in tanti anni di lavoro, aiutarli a scoprire le loro
risorse, emozionante e sembra dare ancora più senso a questo meraviglioso
viaggio…